“Cresce la sensibilità sulla questione femminile ma dobbiamo ancora impegnarci molto per un cambiamento culturale che faccia dell’Italia un paese uguale per uomini e donne”. Ad affermarlo il sottosegretario al MIUR, senatrice Angela D’Onghia, che oggi interverrà a Bari presso il Circolo Unione all’incontro “Esiste ancora una questione femminile? Protagonisti a confronto”, evento a cui prenderanno parte le presidenti di numerose associazioni femminili.

“Il ruolo delle donne nella nostra società sconta ancora incredibili ritardi - prosegue la senatrice - Certo tra Convenzioni e Dichiarazioni sull’eliminazione della violenza contro le donne, ad esempio, gli sforzi normativi ci sono stati eppure non sono sufficienti. Vorremmo non parlare ancora di una questione femminile, ma piuttosto di rispetto della persona e della diversità. E’ vero le donne sono sempre più protagoniste della vita sociale e civile, ma non mancano ancora oggi pregiudizi negativi e stereotipi nei confronti del sesso femminile. Intervenire sul piano culturale è di prioritaria importanza affinché vengano valorizzate le differenze di genere e venga dato il giusto riconoscimento di uno status di dignità per le donne. Dobbiamo partire allora dalla scuola - conclude la D’Onghia - luogo per eccellenza dell’educazione dove si possono costruire relazioni di qualità e le premesse per il cambiamento ed il rispetto non solo delle donne ma dell’intera comunità”.